Page 13 - Perizia Grafologica
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evidenziando e descrivendo non solo gli aspetti formali o morfologici

                           del tracciato ma soprattutto la dinamica esecutiva dei  singoli tratti
                           grafici.
                           L’autore delle grafie sopra citate ha saputo  valorizzare, soprattutto in

                           altezza, le lettere maiuscole iniziali di nome e cognome; in particolare,
                           la lettera  maiuscola del nome  è stata vergata, in  V1,  con un  piccolo
                           tratto iniziale ascendente, non immediatamente visibile  in quanto ad

                           esso si sovrappone il deciso tratto discendente che si arresta al di sotto
                           del rigo di base. Viceversa, in V2 è presente solo un iniziale tratto
                           grafico netto e sicuro.


                           Per la lettera maiuscola del cognome, costruita a ghirlanda, il punto di
                           avvio è basso: tale lettera è stata eseguita, in entrambe le grafie, con un

                           gesto preparatorio ascendente che, tuttavia solo in V1, procedendo poi
                           verso il basso nel disegnare la prima asta, nella quale è visibile un’asola,
                           si arresta bruscamente determinando un bottone di sosta significativo:

                           esso, infatti, è assente in V2 e, in V1, diminuisce la velocità esecutiva
                           della lettera stessa. Il tratto finale di tale lettera, inoltre, sia in V1 che in
                           V2, si arresta al di sotto del rigo di base.


                           Occorre, da ultimo, evidenziare che in V1 la spaziatura intercorrente tra
                           nome e cognome è del tutto assente: ciò è spiegabile in quanto, il tratto

                           finale della lettera “i” del nome si lega al tratto iniziale della lettera “o”
                           tramite un legame aereo e il punto finale della lettera “o”, eseguita in
                           direzione oraria, coincide con il punto di attacco della lettera “M” del

                           cognome.  Viceversa, in V2, la spaziatura intercorrente  tra nome e
                           cognome è minima e non è riscontrabile alcun legame aereo.



                           Relativamente al movimento grafico impiegato dall’autore delle firme
                           nella costruzione delle lettere “t”, sia in V1 che in V2, il tratto parte dal




                           Dott.ssa Elena Gallo, Milano. Perito grafologo, specializzata in Grafologia Giudiziaria,
                           Professionista ai sensi della legge n°4/2013. Perizie Grafologiche su firma, testamento
                           olografo, contratti, assegni, fidejussioni, ricevute.
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